Avanguardie russe

Dal cubofuturismo al suprematismo, la mostra presenta 61 opere inedite tra dipinti ad olio, lavori su carta, porcellane e libretti «Zaum».

La rassegna offre l’opportunità straordinaria di poter ammirare un nucleo pressoché inedito di opere – provenienti da collezioni private – dei più grandi artisti russi del secolo scorso.

Questi gli autori: Kasimir Malevic, David Burliuk, Natalja Goncarova, Michail Larionov, El Lissitzky, Natan Al’tman, Ivan Gavris, Lazar Khidekel, Ivan Kljun, Mijail Vasilievich Le-Dantju, Aristark Vasilievich Lentulov, Mickail Men’kov, Klement Red’ko, Ol’ga Rozanova, Sergey Sen’kin, Nikolay Suetin, David Petrovic Shterenberg, Aleksandr Vasilievich Kuprin, Alexandre Jakovlev, Romanovich Sergei Mikhailovich, Il’ja Grigor’evic Cashnik, Alexander Davidovich Drevin, Sofya Dymshit-Tolstaya, Vera Michailovna Ermolaeva, Vladimirovdna Ksenia Ender, Gustav Gustavovic Klucis, Michail Vasil’evic Matjushin, Alexej Alekseevic Morgunov, Ivan Puni, Alexandr Michajlovic Rodchenko, Antonia Fedorovna Sofronova, Vladimir Augustovich Stemberg, Varvara Fedorova Stepanova, Nicolaj Michajlovic Suetin, Aleksandr Aleksandrovich Vesnin, Zdanevich Kirill Michajlovic e Kamenskij Vasili Vasilievich.

Con le loro realizzazioni, nell’equilibrio architettonico della Casa del Mantegna, si articola un percorso che permette di leggere la specificità del fenomeno estetico delle Avanguardie Russe e delle trasformazioni linguistiche che caratterizzarono i primi tre decenni del XX secolo.

La mostra rappresenta perciò un nuovo e interessante contributo di ricerca che aiuta a ricostruire il panorama di una serie di esperienze artistiche fondamentali per la cultura del nostro tempo e permette, anche, di cogliere la pluralità espressiva, la complessità dei filoni tematici principali e, soprattutto, la suggestiva matrice comune ai vari movimenti.

Una carrellata ben articolata di opere conduce, dunque, dal neo-primitivismo, il primo movimento d’avanguardia d’inizio secolo, al Suprematismo e poi alla razionalità e alla disciplina formale del Costruttivismo.

Emerge, alla fine, lo straordinario e potente poliglottismo pittorico che si sviluppa a cavallo della rivoluzione d’Ottobre. Negli spazi di grande prestigio e di eccelsa suggestione, come appunto sono quelli della Casa del Mantegna, le porte di questa antica architettura si aprono perciò, ancora una volta, al dibattito e alle massime realizzazioni dell’arte moderna e contemporanea.

La mostra è inoltre un’occasione straordinaria per ripercorrere quel fil rouge che evidenzia i legami e le influenze fra il mondo artistico russo e quello occidentale.

Presso la Casa del Mantegna di Mantova dal 30 novembre 2013 al 23 febbraio 2014.

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